Vetrina HomePage - Raccolta capannone Petrolchimico
Apprendiamo dalla stampa locale che esponenti di primo piano del governo Lega e Movimento 5 Stelle, insieme al presidente della Regione del Veneto e al Presidente dell’Autorità Portuale di Venezia, danno per scontata la permanenza delle grandi navi passeggeri in laguna e lo spostamento delle attività crocieristiche dalle banchine della Marittima di Venezia a Porto Marghera. Già in passato come FIOM e FILCTEM di Venezia abbiamo avuto modo di esprimere, per ragioni di merito, la nostra contrarietà allo spostamento delle grandi navi a Marghera perché inconciliabile con la prosecuzione delle attività produttive di Porto Marghera e la salvaguardia dell’occupazione, e perché propedeutica ad un cambio speculativo di destinazione d’uso delle aree di Marghera da industriale a turistico - commerciale. L’inserimento per Legge di Porto Marghera e del comune di Venezia nelle aree di crisi industriale complessa non ha finora prodotto alcun progetto concreto di reinsediamento industriale e di nuova e qualificata occupazione. Su questo, e non sul cambio di destinazione d’uso delle aree di Marghera, il governo e le istituzioni locali sono chiamate a rispondere per diversificare le attività economiche nel territorio veneziano e contribuire ad una programmazione dello sviluppo e delle attività manifatturiere di Porto Marghera fondata su nuovi investimenti e su progetti ad alta innovazione tecnologica, di processo e di prodotto
Coniugare la sostenibilità ambientale di Venezia con lo sviluppo e la capacità di creare nuova occupazione nel territorio è possibile a patto che si smetta di sperperare ingenti risorse pubbliche per faraonici progetti pensati per favorire in primo luogo le lobbies turistiche e quei potentati economici e speculativi che hanno impoverito e svuotato il centro storico, distrutto attività economiche e produttive storicamente legate alla città e alla sua vocazione industriale e manifatturiera. Servono al contrario, in applicazione della Legge sulle aree di crisi industriale complessa, investimenti in nuove attività produttive e di servizio per riequilibrare una economia, quella veneziana, oggi troppo sbilanciata sul turismo e sullo sfruttamento dei lavoratori.
Di questo chiediamo conto al Governo e ai suoi ministri, alle istituzioni locali, alla Confindustria, per non perdere l’ennesima occasione data dall’inserimento di Porto Marghera nelle aree di crisi industriale complessa e nel tentativo di produrre il necessario cambiamento delle scelte politiche che hanno finora penalizzato la città e i lavoratori di Porto Marghera.
Chiediamo pertanto l’apertura di una discussione con il governo su Porto Marghera e sulla città per rimettere al centro i temi del lavoro, degli investimenti e dell’assetto industriale del territorio veneziano.
Marghera 13 novembre 2018
Segreteria FIOM CGIL e FILCTEM CGIL di Venezia
Parliamo Di Lavoro @ParliamoDiLavor
RT @filctemcgil: #Salute e #Sicurezza. #Ccnl #Chimica, @soniapa1970: “Nel nuovo accordo è stato importante introdurre il delegato sicurezza…
Parliamo Di Lavoro @ParliamoDiLavor
RT @filctemcgil: #GdL2018 #Sicurezza sul #lavoro, @soniapa1970 : “Nel settore #elettrico si verificano sempre più incidenti gravi e, a volt…
Parliamo Di Lavoro @ParliamoDiLavor
RT @filctemcgil: #Sicurezza sul posto di #lavoro, #Gdl2018 , @soniapa1970 : “Nel #ccnl Unionchimica-Confapi abbiamo rafforzato il ruolo del…
Parliamo Di Lavoro @ParliamoDiLavor
RT @cgilnazionale: ⚙️Giornate del Lavoro #GdL2018
Qui gli appuntamenti odierni 👇 https://t.co/BEATLHSMAH
Parliamo Di Lavoro @ParliamoDiLavor
RT @cgilnazionale: “Se non ripartono gli investimenti pubblici e privati il Paese non riparte. Serve una regia, un intetvento pubblico e l’…
Parliamo Di Lavoro @ParliamoDiLavor
RT @cgilnazionale: ⚙️Landini “Il fatto che parti sociali che difendano interessi diversi si confrontano è fondamentale. Mon si può pensar…